Il figliuol
prodigo
VV 11-fine
Disse ancora: - “ Un uomo avea due figli;
Il più giovane disse al genitore:
‘ Padre, lascia che il patrimonio io pigli
Per
la parte che mi spetta!’ L’Amore,
se non la legge, impose al buon üomo
di accontentarlo. Così, il successore,
dopo non molti giorni, tomo, tomo
se ne partì in un paese lontano.
Là, quel giovane, dissoluto e indomo,
prese a sperperare in ogni vano
capriccio le sue sostanze. Qüando
le ebbe spese tutte, piano, piano,
venne a trovarsi nel bisogno. Fu andando
a pascolare porci che si rese
conto, che quei maiali, mangїando
liberamente le carrube stese
per terra, stavano meglio di lui.
Allora rientrò in sé e disse: ‘Il mese
Che
viene dato a chi lavora sui
Campi
di mio padre avanza le spese
Di
mantenimento, mentre io, qui,
muoio
di fame. Ora mi alzerò
e
andrò da mio padre a dirgli: Ho peccato
contro
il Cielo e contro di te. Perciò
sono
indegno d’essere chїamato
tuo figlio. Trattami come un garzone!’
S’incamminò
così determinato
Verso
‘l padre, che ne intuì l’intenzione
Vedendolo
da lontano e, commosso,
gli
corse incontro con grande emozione
abbracciandolo
e baciandolo. Scosso,
non
di meno, gli disse: Contro il Cielo
ho
peccato e contro te. Con addosso
tanta
vergogna e pentimento te lo
dico!’
Ma il padre disse ai servi: - “ Presto,
portate qui il meglio e rivestitelo,
mettetegli l’anello al dito e, lesto,
tu”- disse ad un altro servo- “va,
porta
qui i suoi calzari! Nessuno sia mesto
in questa giornata e non sia corta
la festa, né sia parca. Il vitello
grasso arrostite e non manchi ogni sorta
di cibo e di bevanda.!” Il fratello
del prodigo, rientrando dal lavoro,
udì questi canti e cori a stornello;
chiamo subito i servi e chiese loro
cosa significasse tutto ciò;
un servo gli rispose: -“ Il ristoro
a base di vitello grasso io so
che l’ha voluto ‘l padre per il figlio,
rientrato sano e salvo!” S’indignò
il maggiore con il padre e con cipiglio
tale che non volle entrare. Allora
il padre uscì a pregarlo. Ma con piglio
deciso egli rispose al padre: - “Ora,
io ti servo da tanti anni, senza
mai trasgredire un tuo comando e
ancora
non ho avuto da te soldi e licenza
per far festa coi miei amici. Adesso
che questo tuo figlio con impudenza
ha sperperato i soldi come un fesso,
tu fai uccidere il vitello grasso!”
Gli rispose il padre: - “Tu non hai smesso
Mai
d’ esser con me, e quanto ho all’ammasso
E
anche tuo. Ma era d’uopo fare
Festa
e rallegrarsi, perché era lasso
Questo
fratello prima di tornare,
ed
era morto prima che la vita
tornasse
nel suo cuore a palpitare!”
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