Oggi un signore mi ha fatto una domanda
che in passato mi era stata posta da più di uno studente.
"Ma sulla base di cosa un avvocato
difende un cliente colpevole al cento per cento?"
Ebbene, la domanda, seppure interesse e
non priva di un suo fascino intelligente, è malposta.
Occorre infatti sapere che nel nostro
ordinamento processuale la colpevolezza di un imputato è tale solo all'evidenza
di un dibattimento che faccia emergere, al di là di ogni ragionevole dubbio, le
sue responsabilità penali.
Nel dibattimento diventa indispensabile
il supporto tecnico di un legale, perchè altrimenti si rischierebbe di veder
condannato un innocente a causa dell'ignoranza delle norme di procedura, misconoscendo
le quali a volte si perdono utili opportunità di difesa, potendo incorrere in
decadenze ed errori controproducenti alla corretta emersione dei fatti di causa
(si pensi all'opportunità di un incidente probatorio, alle risultanze di un
eventuale esame tossicologico, all'audizione di un teste fondamentale, ecc.).
Infine è importante ricordare una cosa:
l'avvocato non può dichiarare mai la colpevolezza del suo assistitoneppure se
quest'ultimo ha confessato. anzi, se lo facesse verrebbe radiato dall'Albo
degli avvocati per sempre!
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