2.25.2023

La Sapienza

 


Dì alla Sapienza: “Sei mia sorella”

E chiama amica tua l’intelligenza

Perché ti salvi dalla donna bella

 

E straniera,  che usa l’indecenza

E ti seduce con labbra allettanti

E come un bove tu la segui senza

 

Speranza; attento, perché già tanti

Essa ne ha fatti cadere trafitti,

ed eran tutti ciarlieri ed aitanti:

 

ed ora  tacciono, per sempre zitti.

 

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