venerdì 8 giugno 2018

Aldo Moro il Professore - 6


C'è anche la P2 nell'intricata vicenda di Aldo Moro. Il libro di Balzoni parla anche di questo (anche la puntata di M, condotta da Santoro su Raidue, era dedicata ad Aldo Moro e agli intrecci tra Stato, la loggia segreta di Gelli, le BR, la Nato, gli USA e altre organizzazioni segrete come Gladio, l'Anello).
Quando ero giovane, la grande carica di idealismo che avevo, mi faceva sperare che lottando si potesse cambiare il volto protervo e ambiguo dello Stato. Mi chiedevo, allora,  se le Brigate Rosse fossero mosse da genuino idealismo, dalla voglia di cambiare in meglio la società, dal desiderio di una società migliore, più equa (o meno inqua, che forse è lo stesso).
Io seguivo le loro gesta sui giornali, interdettto, sbalordito, confuso, speranzoso che le loro azioni fossero il seme di una nuova vita e che il sangue versato fosse almeno foriero di un rinnovamento.
Ma oggi, che gli anni hanno incanutito le mie sembianze, mi accorgo di quanto io sia stato ingenuo e sciocco: come poteva nascere qualcosa qualcosa di buono dal male che questi gruppuscoli violenti e sanguinari hanno seminato? Come possono gli inganni, la violenza, le trame segrete essere foriere di un  nuovo mondo e di una società migliore?  
Questi brigatisti, ambigui e spietati , probabilmente si consideravano un'avanguardia di intellettuali, una crema di prescelti con una missione assegnata loro dalla Storia: riscattare le masse dei deboli e rovesciare i potenti dai troni! 
nell'animo loro celavano per gli operai e per i poveri del mondo lo stesso disprezzo che nutrivano verso i potenti di cui volevano prendere il posto! Anche contro la volontà degli stessi proletari, che infatti si son guardati bene dal seguire i loro deliri di potere!
Invece sono stati proprio i potenti ad allearsi con loro, così come sta emergendo mano a mano che si scava nella vicenda alla ricerca della verità. Lo Stato che li doveva combattere si è prima alleato con loro per liberarsi di un uomo scomodo, quale per loro era Aldo Moro, e poi li ha mezzo, se non del tutto, perdonati, riconoscendogli lo status di combattenti e di avversari politici.
Quanto ipocrisia e protervia in quei filibustieri democristiani!
Se non altro ho avuto la giusta intuizione di non schierarmi né con le Brigate Rosse (ho sempre detestato e detesto tuttora la violenza, l'esercizio della forza, oltre che l'esercizio delle trame menzognere tanto care, a quanto pare, a questi rivoluzionari da strapazzo), ma neanche con lo Stato (mi sarei vergognato a schierarmi a favore di chi, di fatto, ha contribuito ad uccidere Aldo Moro).
Ero schierato e sono schierato ancora oggi con Aldo Moro e con quei poveri agenti della scorta sterminati dalla furia omicida rossa!
E aldo Moro mi appare sempre di più l'ennesimo epigono del Figlio dell'Uomo, di Gesù Cristo, anch'Egli ucciso dalla protervia del potere per la paura di essere sostituiti da qualcuno di più grande per le folle di ignavi che popolano da sempre il mondo!
E il potere mi appare sempre di più un serpente che cambia pelle ma non muore mai.

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