1) La prima è che la stampa italiana è alquanto distratta sui temi di primaria importanza (il termine "distratta" è un eufemismo per non dire di peggio);
2) La seconda è che in Italia la Scuola non se la fila nessuno (a parte i docenti che si arrabattano tutti i giorni dietro la cattedra);
3) La terza è che esiste un uomo politico che non è attaccato alla poltrona e che sa mantenere la parola data (non è poco, credetemi, di questi tempi).
Dicevamo delle dimissioni del ministro della Pubblica Istruzione Fioramonti. E' una notizia bomba! Finalmente un politico prende coscienza dello stato comatoso in cui si dibatte la scuola, chiede un finanziamento minimo per il suo rilancio (3 miliardi) e il governo della repubblica in carica glielo nega!
Ma ci rendiamo conto!
Il governo giallo-rosso (dopo quello giallo-verde), dopo i governi azzurro-verdi e quelli rosso-fiamma conferma il disinteresse dei politici per il centro nevralgico della comunità: la scuola!
Dovremmo forse aspettare il governo arcobaleno per ottenere un minimo di interesse dei politici verso la scuola?
Ci vuole molto a capire che il rilancio di una società passa necessariamente per il rilancio della scuola?
Anche il mio carattere ottimista per natura non riesce a vedere uno scenario positivo per la scuola all'orizzonte!
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