Se trovate in un burrone profondo
uno scheletro legato con il fil di ferro
a un altro scheletro,
legato a un altro scheletro
e a un altro ancora,
quello sono io.
Non cercatemi in un fosso qualunque.
Io giaccio
in quei recessi contorti
che si chiamano foibe.
Avvolgetemi, ve ne prego,
in un drappo bianco
E restituitemi ai miei cari,
alla mia Patria e alle cose di Dio.
Non odio nessuno e perdono tutti.
Solo un’ultima cosa vi chiedo:
aprite gli occhi dei vostri figli
sulla verità!
Cagliari 10 febbraio 2004
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