giovedì 14 aprile 2022

Un'indagine al di là di ogni evidente apparenza-49

 


Capitolo Quattordicesimo

 

Alla   riunione del venerdì il commissario De Candia, come sempre, lasciò in fondo alla lista degli omicidi ancora in fase di indagine, il fascicolo dell’assassinio di via Giudicessa Adelasia. Informò i suoi collaboratori sulla svolta che avevano preso le indagini in seguito al ritrovamento presso la casa di Andrea Picciau di parte del materiale asportato dalla cassaforte della vittima, compreso il testamento che lo escludeva dall’eredità della zia.

«Ci manca però la ciliegina sulla torta: assicurare l’assassino alla giustizia!» disse il sovrintendente Farci.

«Stamattina mi hanno restituito da Carbonia il verbale di acquisizione delle prove firmato da Maria Grazia Picciau. Lunedì andrò a parlare con il procuratore capo: stavolta non potrà negarci il mandato di cattura e vedrai che con quello, lo prenderemo, ovunque egli sia!»

«A proposito!» esclamò l’ispettore Zuddas «E’ arrivata un’informativa riservata da Olbia: a un ricettatore è stato proposto, da uno sconosciuto che corrisponde alla descrizione che noi abbiamo di Andrea Picciau, l’acquisto dei gioielli della lista che io ho mandato in giro nelle città più importanti dell’isola; il ricettatore ha riconosciuto i gioielli e ha guadagnato del tempo senza insospettire l’offerente; e ha provveduto ad informare la polizia!»

«Quindi il nostro uomo si trova ad Olbia?» chiese il sovrintendente rivolto al commissario.

«Ah, dimenticavo di dirvi che il nostro uomo si è presentato dal ricettatore con una donna, sostenendo che i gioielli fossero i suoi…» intervenne l’ispettore Zuddas.

«Per me quello sta cercando di procurarsi i soldi per spiccare il volo con quella sua complice! Che ne pensa lei commissario?» ribatte il sovrintendente Farci.

«Quelli come lui, nella scala dei bisogni, hanno al primo posto la droga!» sostenne l’ispettore con foga!

«A proposito!» intervenne il commissario rivolto al sovrintendente Farci, frugando nel fascicolo. «Ti ricordi quell’involucro che ti ho affidato per il Servizio di Polizia Scientifica? È arrivato il referto delle analisi!»

Il sovrintendente prese il foglio che il commissario gli porgeva.

«Fluoracetato di sodio? Ma è uno scherzo?» esclamò il sovrintendente porgendo il foglio all’ispettore Zuddas che glielo sollecitava.

«Quelli della Scientifica non scherzano mai!» disse il commissario con un sorriso.

«Fluoracetato di sodio…Che roba è?» chiese l’ispettore restituendo il foglio al commissario, che lo ripose nel fascicolo.

«E’ un topicida; ma viene utilizzato anche nei fertilizzanti!» rispose il commissario De Candia, che dopo aver letto il referto aveva preso le sue informazioni.

«Sto cercando di ricordare qualcosa… ma non mi viene in mente…» disse l’ispettore stringendo gli occhi nello sforzo di farsi tornare alla mente qualcosa.

«Dì qualcosa in latino, tanto per cambiare!» disse il sovrintendente in tono provocatorio, a mo’ di burla!

«Futue te ipsum, hircus!» disse l’ispettore, senza farselo ripetere due volte! Per lui, sentenziare in latino era un vero e proprio invito a nozze!

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