sabato 16 aprile 2022

Un'indagine al di là di ogni evidente apparenza-51

 


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Capitolo Quindicesimo 

Santiago De Candia si preparò per ospitare a cena la sua amica Luisa. E come ogni sabato mattina, si recò per gli acquisti al mercato di San Benedetto. Per cambiare decise di optare per le melanzane ripiene di pasta. Il sabato precedente aveva cucinato la pasta coi fagiolini che lui conosceva nella doppia versione.  Quella sarda, spaghetti cotti nell’acqua salata dei fagiolini lessi, olio extra vergine, due spicchi d’aglio e pecorino grattugiato e quella pugliese, che prevedeva invece la preparazione di un sugo di pomodoro dove i fagiolini, dopo cinque minuti di lessatura, andavano a finire di cuocere per altri quindici minuti, prima di diventare il giusto condimento di una pasta corta, a scelta.

Anche le melanzane ripiene costituivano un altro tipico piatto della sua famiglia, che aveva visti divisi i suoi genitori.  Nella versione sarda, sua madre riempiva le melanzane, tagliate a metà in verticale e svuotate della polpa interna, con un ripieno fatto di carne macinata di bovino, uova, pangrattato, aglio, sale e la polpa delle stesse melanzane, macinata a dovere. Nella versione pugliese, prediletta e proposta da suo padre, in alternativa, i gusci delle melanzane, dopo essere svuotati della polpa interna, andavano scottati in acqua bollente per cinque minuti.  Poi occorreva tagliare a cubetti la polpa delle melanzane ed aggiungerla al sugo di pomodoro, portandolo a cottura dopo averlo salato a dovere.  A parte andava poi cotta la pasta corta, tipo i sedanini o i tortiglioni. Scolata al dente e aggiunta al sugo insieme al parmigiano grattugiato, amalgamando il tutto.  Le melanzane, farcite con il ripieno, andavano poi sistemate in una teglia e cotte in forno caldo a 200 gradi per circa venti minuti.

La scelta dell’opzione pugliese, rispetto a quella sarda (forse più sostanziosa e completa come piatto unico), aveva consentito al commissario di prevedere nel menù dedicato alla sua ospite, un secondo a base di cozze e arselle (che aveva visto particolarmente fresche e invitanti nei banchi del mercato dei suoi fidati e conosciuti fornitori settimanali). Sulla tavola non sarebbero mancate le verdure e la frutta di stagione e nel frigo già stazionavano alcune bottiglie del suo vermentino preferito.

La sua ospite arrivò puntualissima.  Elegante e bellissima. Appena slacciò la cintura dell’impermeabile color beige, Santiago De Candia ammirò sulla camicetta bianca un ciondolo di rubino, la pietra preferita di Luisa.  Un paio di mocassini sportivi e pantaloni a sigaretta color marsala, completavano l’abbigliamento della sua amica.

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