giovedì 28 novembre 2024

L'Apocalisse nei Top 100 di KDP

 Il mio quattordicesimo volume della Collana "La Bibbia in Rima"  oggi figura al 38.mo posto della classifica che Amazon stila quotidianamente per i libri di Poesie più letti. Una piccola soddisfazione che premia i miei sforzi poetici (che poi sono stati soltanto un grande onore e un immenso piacere), profusi per trasporre in versi e in rima tutti e 70 i Libri della Sacra Bibbia. Ecco un piccolo stralcio del Volume:

 


https://www.amazon.it/gp/bestsellers/digital-text/1345039031/ref=pd_zg_hrsr_digital-text

L’Apocalisse di San Giovanni

Prologo

VV 1-4

 

Beato chi legge e chi ascolta queste

Divine profezie. Il tempo infatti

È vicino perché son manifeste

Le arcane parole nei nudi fatti!

 

Ogni rivelazione fu inviata

Al Servo di Dio Giovanni, latore

Della Parola da lui attestata

Per la gloria del Nostro Salvatore!

 

Lettera alle Sette Chiese

Alle sette Chiese che sono

 in Asia, dei sette spiriti che

stanno davanti al suo trono,

da Colui che è, che era e

 

che viene, da Gesù testimone

primogenito dei morti, negli anni

sovrano dei re che stanno al timone,

pace e grazia per mano di Giovanni.

 

A Colui che ci ama e ci ha

Liberati dai nostri peccati

Con il Suo sangue, che ha dato a

Noi un regno e ci ha affiliati

 

Al padre Suo Dio, a Lui la gloria

E la potenza nelle trame

Di tutti i secoli e della storia

Per tutta l’Eternità! Amen!

 

Eccolo che viene dal cielo,

io Lo vedo sin da ora,

ma cadrà da ogni occhio il velo,

anche da quelli che allora

 

Lo trafissero, e si pentirà

Ogni tribù della terra e a sciame,

vedendo alfine la verità

si batteranno il petto! Sì, Ame’!

  

Dice il Signore: “Io sono l’Ente

Che inizia e finisce, Colui che è,

che era e che viene, l’Onnipotente!

Io Giovanni, vostro fratello nel

 

Regno e nella perseveranza

In Gesù, in compagnia, come voi

Di pene e dolori, ero di stanza

Nell’isola di Patmos, vuoi

 

A causa della parola di Dio,

vuoi per la testimonianza

di Gesù. Fui preso proprio

dallo Spirito, che la sorveglianza

 

ordinaria azzera dei sensi;

era il giorno del Signore

e udii dietro di me squilli intensi

che in forma di voce e clamore

 

dicevan: “Scrivi, senza tradirne

il senso, ciò che vedi e, a tua nomea,

manda il testo alla Chiese di Smirne,

Tiàtira, Filadelfia e Laodicea,

 

Pergamo, Sardi ed Efeso.

Mi voltai in direzione

Della voce che avevo inteso

Ed ebbi come una visione

 

Di sembianze umane che si ergeva

Tra sette candelabri sfolgoranti

Come la fascia che gli cingeva

Il petto, coi capelli sgargianti

 

Come neve e una veste pendente

Ai piedi. Avea occhi di fiammate

Accese, piedi di bronzo splendente

E la voce di mille cascate!

 

Sette stelle in mano stringeva

E dalla bocca gli usciva una spada

Doppia e affilata e il suo volto splendeva

Come un sole a mezzogiorno in rada!

 

Appena lo vidi caddi ai suoi piedi

Come morto. Ma egli posando

Su di me la destra disse: “Vedi,

non temere! Io sono il quando


e il sempre vivente, il primo

e l’Ultimo. Ero morto ma ora

vivo e ho le chiavi dell’infimo

e della morte per sempre. Allora

 

scrivi i fatti che hai visto: i presenti

e i futuri. Il senso nascosto

delle sette stelle splendenti

nella mano destra e ciò ch’era posto

 

attorno a me: i sette candelabri

d’oro; le prime sono gli angeli

delle sette Chiese che i miei labbri

ti hanno elencato senza veli!”


Nessun commento:

Posta un commento

Dario si interessa al Corso di Meditazione Trascendentale

  https://deimerangoli.it/shop/sicuramente-ligure/ Capitolo Secondo Dario aveva ripensato spesso a quell’incontro con il suo amico Fabri...