Il cieco nato
“Se taluno nasce cieco
Rabbì, chi è peccatore,
lui o il suo genitore?”
-“Né l’un né l’altro è bieco
1. ma per la gloria di Dio
son certe cose nel mondo;
in esso io
luce inondo
per volontà del Padre mio
1. fintanto che ci sto. Muto
io sarò dopo.” Detto ciò
inumidì
con lo sputo
il
fango e al bagno di Silo’
2.
dopo averlo toccato
mandò
di corsa un tale
che ‘l
discorso aveva in cale
essendo
un cieco nato.
3.
Sì fece, lo sventurato
E
tornò che ci vedeva.
E
c’era chi non credeva
Dopo
averlo incontrato
1.
ma vi era pur chi invece
diceva
–“E’ proprio lui!”
Tanto
si disse e fece
Su quel
prodigio di cui
2.
sopra v’ho detto, ch’alfine
lo
condusser dai Giudei.
S’era
nel dì che plebei
E
patrizi, sia crine
3.
o valle, vita o morte
lavoro
oppur diletto,
d’ogni
azione fan difetto
in
buona o in malasorte.
1.
–“Or
dunque chi t’ha guarito?”
Gli
chieser quei a più voci.
-“Un tal chiamato Il Cristo”.
Rispose
quello ai soci
2.
del Sinedrio. E i Giudei,
ch’erano
in malafede
disser:
-“Costui ci vede
da quando è nato. Ed ei
Perciò
dei genitori,
con i
notificatori
effettuarono
la chiama!
1.
–“ Che
paurosi, al figlio
chiedessero a tu per tu” -
gli
diedero per consiglio,
-“chè era in età, di quel Gesù”.
2.
Riconvocato ancora,
il
neo-vedente infine
confermogli
senza spine
che
profeta di buon’ora
3.
era l’Autor del fatto,
non
senza Dio, come essi
aveano
detto. Messi
i
timori da un lato
1. ei
aggiunse: -“Non s’è mai visto
che un senza Dio, gl’occhi
d’un cieco nato e tristo
guarisca coi suoi tocchi”.
2. –“E tu, che nel peccato
sei nato, insegnare
vorresti a chi le are
e i detti ha già imparato
3.
di
Mosè?” Afferratolo
lo
cacciarono di fuori
con
insulti e clamori
come
un vecchio barattolo.
1. “Io son venuto al mondo”
gli disse allora Gesù
“perché chi sta nel fondo
riemerga e venga su”
2.
I Farisei che udirono
Chiesero
quindi a Gesù:
-“Noi siamo sopra o giù?”
Detto
ciò aspettarono.
3. –“Se chi tra voi è prono”
rispose lor l’Inviato
“fosse conscio del suo stato,
allor sarebbe buono
1. il suo sentier davanti
a Dio. Ma per eretti
vi spacciate tutti quanti,
ciò che vi fa reietti”.
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