COMMEDIA GIOCOSA
IN TRE ATTI DI IGNAZIO SALVATORE BASILE
TRAMA
Don Vissenti, scapolone
inveterato, vuole maritarsi con Donna Cristina, ricca vedova, mirando alle
cospicue proprietà che ha
ereditato dal defunto marito. Per raggiungere il suo scopo si affida agli
itrighi di Fogaroi, grande
maneggione e faccendiere nonché sovrintendente dei suoi beni.
Ma anche Fogaroi, da grande
imbroglione e arrivista quale egli in effetti è, prende di mira il ricco
patrimonio di Donna Cristina.
Fa così credere al suo padrone di architettare una “trassa” in suo
favore mentre conquista la
fiducia di Donna Cristina assecondando il suo desiderio di vedere
sposata la figlia con il
giovane promettente Federico (che ama la giovane in segreto e ha chiesto
l’aiuto di Fogaroi per poterla
conoscere). Fogaroi spera, se non proprio nella mano di Donna
Cristina, almeno in qualche
ricca prebenda in cambio dei suoi servigi.
Donna Cristina in realtà
chiede soltanto di potersi ritirare in convento a concludere la sua vita in
meditazione presso il Vescovo
di Ales e Terralba ma quest’ultimo, tramite il Parroco Don Nassiu,
fa sapere a Donna Cristina che
prima di essere accettata in convento dovrà provvedere a maritare
decorosamente sua figlia Ines.
Don Nassiu nel contempo,
approfitta dell’occasione e cerca di maritare una sua cugina nubile al
vecchio Don Vissenti, non
sapendo che costui aspira a ben altro. Nascono così una serie di
equivoci che si concluderanno
con uno smacco per gli avidi e gli imbroglioni ma con il
coronamento di un sogno per
gli ingenui e fiduciosi giovani innamorati.
PERSONAGGI E INTERPRETI IN
ORDINE DI APPARIZIONE
FOGAROI(Bartolone de’ Bartolomei) Sovrintendente di Don Vissenti
DON VISSENTI Avido
Proprietario Terriero della Marmilla
DONNA CRISTINA Ricca
vedova madre di Ines e aspirante monaca
FEDERICO Nipote
di Don Vissenti, spasimante di Ines
DON NASSIU Parroco
in un centro della Marmilla
DORINA Perpetua
di Don Nassiu
DORIANA Cugina
di Dorina e di Don Nassiu
INES Figlia
di Donna Cristina e innamorata di Federico
Dolores Responsabile
della servitù in casa di Don Vissenti
Comparse varie alla festa finale
ATTO PRIMO
Una sala ampia arredata in
modo rustico. Tavolo con cassetti e sedie al centro, con credenza e
cassettone ai lati. Fogaroi si
presenta al pubblico, sottraendosi al controllo serrato del suo padrone, Don
Vissenti, ricco proprietario della Marmilla, che lo cerca disperatamente per
tutta la casa. Mentre Fogaroi ha quasi finito la sua presentazione si sente Don
Vissenti urlare a squarciagola alla ricerca di Fogaroi che gli spunta da dietro
senza essere visto , burlandosi di lui. Fogaroi è vestito in maniera elegante
ed eccentrica mentre Don Vissenti indossa l’abbigliamento tradizionale degli
agricoltori sardi con un’ appropriata “berritta” che gli copre il capo. Una
porta a sinistra del pubblico serve per l’ingresso in scena dall’esterno mentre
l’altra, a destra, collega il palcoscenico con il resto della casa.
Scena I
(Bartolone de’ Bartolomei,
noto Fogaroi, si presenta, tra il serio e il faceto al pubblico, illustrando
la situazione che sta per
andare in scena)
Fogaroi: Siore e siori, illustre pubblico, buonasera.
Lo spettacolo che sta per inizare si intitola Sa Trassa ovvero l’Intrigo. E
l’artefice, cioè l’intrigante sono io: Bartolone de Bartolomei, anche se
tutti qui in Marmilla mi chiamano con il nome d’arte di Fogaroi!
Compreso il mio padrone, pardon, il mio datore di lavoro,
come si usa dire oggi, Il mio padrone, dicevo, è Don Vissenti, l’uomo più
arrogante e taccagno che abbia mai calpestato il globo terracqueo.
Non darebbe un centesimo a una scimmia, nemmeno se
promettesse di cantare gratis al suo matrimonio. E infatti non si è mai sposato
per non pagare il ricevimento agli ospiti! Lo scorbutico è un proprietario
terriero, ricco sfondato di terreni e danari! Ma non gli basta mai!
Oltre a gestire gelosamente le terre e i denari di suo
nipote Federico, adesso ha messo gli
occhi sul patrimonio di una ricca vedova, una certa Donna
Cristina e mi ha incaricato di
sondare il terreno per favorire il suo matrimonio con la
ricca vedova. Ma stavolta ho deciso
di giocargli uno scherzetto che mi ripagherà di tutte le
angherìe subite. State a vedere! Se
mi riesce il colpo gobbo sarò finalmente ricco e i miei
concittadini stavolta dovranno
eleggermi come Sindaco. E anche con qualcuno di loro he dei
sassolini da togliermi che mi
duolgono. (farà un cenno come
per toccarsi una scarpa troppo stretta. A questo punto si
sentiranno dei richiami urlati
da fuori scena)
Don Vissenti: (voce
fuori scena) Fogaroi!! Fogaroi!!!! Anchi ‘nci du ghettinti a prasoi,
‘nci
du ghettinti! Ma innui s’hadessi arrimau a fai nudda cussu
mandronazzu?
Fogaroi: Eccolo là che sbraita contro di me, come al
solito! (mettendosi un dito tra le labra,
si accommiaterà dal pubblico,
nascondendosi dietro qualche mobile, dopo aver raccattato
un po di fogli riposti in un
cassetto, che gli saranno utili come scusa) Zitti, mi raccomando!!!
Non dite che vi ho parlato male di lui! E buon divertimento!!!!
Scena II
Don Vissenti: (fra sé,
borbottando a voce alta, girerà in lungo e in largo per il palcoscenico mentre
Fogaroi gli zampetta dietro a mo’ di sfottò) Ma dove si sarà
cacciato questo pelandrone! Eppure mi era sembrato di sentir la sua voce!!!
Fogaroi: (spunta da
dietro e per un po’ si burla del suo padrone, infine si manifesta) -
Son qua padrone! Non gridate! Eccomi!!!
Don Vissenti: Ma insomma è possibile che tu sia
sempre in altre faccende affaccendato ?! Vorrei sapere per cosa ti pago?
Fogaroi: (al pubblico)
Veramente io vorrei sapere per quale motivo non mi paga questo avaraccio!
Questo mese non mi ha dato neppure una lira di acconto sullo
stipendio.... (a Don
Vissenti in tono ossequioso) Sto
preparando i documenti e le fatture per il daziere Don Vissenti, comandate che
io eseguo volentieri!!!!
Don Vissenti: A puntadas de pei a panéri, ti pigu!
Vedi di trovarmi documenti che mi facciano pagare il meno possibile che sono
stanco di pagare, pagare, pagare e sempre, pagare!!!!
Fogaroi: (al pubblico)
Ma vi sembra giusto! . E’ proprio vero che chi ha di più, vuol pagare sempre
meno! Tutti uguali questi ricconi!!! (e a Don Vissenti c.s.) Caro Don Vissenti, vorrei pagare io
tutte le tasse che pagate voi! Vorrebbe dire che così sarei ricco anche io come
voi!!!....
Don Vissenti: (alterandosi)
E cittidì callandroi!!!! A voi sembra tutto oro ciò che riluce! Ma cosa ne
sapete voi cosa significhi avere presunte ricchezze : ladri, imbroglioni,
truffatorii, dipendenti poltronacci come a te e il diavolo del Fisco!! Beati i
poveri che non hanno pensieri!!!!!
Fogaroi: A propositu di poveri e di pensieri, se
Vossignoria volesse darmi qualcuno dei suoi pensieri (fa il segno dei soldi col pollice e l’indice)....
Don Vissenti: (sviando
il discorso) Dimmi un poco, piuttosto, ..... quella faccenda di
Donna Cristina......
Fogaroi: (al pubblico)
Avete notato come sia abile il vecchio taccagno nel cambiare discorso? Ma
stavolta lo sistemerò io per le feste! (e a Don Vissenti ) Tutto a posto Don Vissenti!!! Con una scusa
ho
convinto la ricca vedova a passare di qui: anzi (guarda l’orologio al polso) dovrebbe essere
già
qui.....
Don Vissenti: (cambiando
tono rispetto a prima) E come pensi di convincerla, dimmi...?
Fogaroi: (toccandosi la
testa con il palmo della mano) Con questa!! Ascoltate, Don Vissenti:
donna Cristina ha una figla, Inès, bella che una Spagna, nubile, in età di
matrimonio; le ho dato da credere che la festa di domenica prossima è stata da
voi organizzata per Federico, vostro nipote , e per la figlia Inès.... capite,
Don Vissenti???? Si chiama trassa, accordo, combine!!!
Don Vissenti: (a parte)
Basta chi no cumbinidi disastrusu! (e a Fogaroi)
Ma sei sicuro che poi intenda che il matrimonio da farsi è tutt’altro ......e
ci starà???
Fogaroi: E come no!! Certo che poi ci starà!!! (al pubblico) Bisogna vedere con chi di noi
due!!
Don Vissenti: Ma Federico non si offenderà che
sfruttiamo la sua festa di laurea per questa trassa???
Fogaroi: Chi, il padroncino??? Ci penso io a tutto!
Gli farò credere esattamente ciò che ho fatto credere a Donna Cristina e il
gioco è fatto!
Don Vissenti: (fra sè)
‘Gi è pagu imbroglioi custu Fogaroi! (e rivolto
al pubblico) Se mi riesce di
maritarmi con questa Donna Cristina divento l’uomo più ricco
di Sanluri!! Duecento starelli di
terra bella gli ha lasciato il marito Cinu Medda, senza
contare la casa e tutti i soldi che deve avere
in Banca!!
(si ode bussare alla porta)
Fogaroi: Presto, Don Vissenti! E’ meglio che Donna
Cristina non la veda qui! Altrimenti rischiamo di mandare tutto a carte
quarantotto !!!
Don Vissenti: (ammiccando)
Ehi, Ehi tocca!!! Ma mi raccomando che tutto sia’ fatto per bene eh?
Fogaroi: Certo, Certo! State tranquillo!!! (Bussano ancora) (Don
Vissenti esce a destra)
(Voce fuori campo dietro la
porta a sinistra) E’ permesso?? Di casa!! Si può??
Scena III
(Donna Cristina e Fogaroi)
Donna Cristina: (entrando)
Di casa!! E’ permesso??
Fogaroi: (cerimonioso)
Certo che è permesso!! Per voi la porta è sempre aperta, Donna Cristina!!! Si
accomodi, la prego (le dà una sedia)
Donna Cristina: (sedendosi)
Come state, signor Bartolone?
Fogaroi: Bene, benissimo. La vostra visita ha
restituito luce a una giornata buia....
Donna Cristina: Siete sempre molto galante, signor
Bartolone!
Fogaroi: (in tono quasi
sensuale) Ma chiamatemi Fogaroi, vi prego...
Donna Cristina: (Abbassando
il tono ma portando il discorso sull’argomento principale della sua visita)
Ditemi, Fogaroi... Ci sono novità per mia figlia Inès?
Fogaroi: Grosse novità Donna Cristina. Don Vissenti ,
a breve, darà una festa per la laurea di
Federico, propiu
de su sennoricu: e ...zac !
Donna Cristina: (sempre
sottovoce) Ma come faremo a non destare i sospetti nello zio di
Federico? Ho sentito dire che si tratta di un uomo assai sospettoso e
preoccupato che i beni suoi e di suo nipote possano attrarre dei
malintenzionati...
Fogaroi: Semplice: son gia’ d’ accordo con Don
Vissenti: gli ho fatto credere che l’intrigo
matrimoniale sia per maritare voi due, così Federico e Inès
non sospetteranno niente e si
incontreranno in maniera genuina e spontanea, come si
conviene a due giovani così belli…
Donna Cristina: (con
entusiasmo) Ma bene!!! Complimenti (poi
titubando) Ma... non è che Don
Vissenti, per caso, si metta per la testa strane idee?!
Fogaroi: (con faccia
davvero tosta) - Chiii! Don Vissenti??? Ma quando mai Donna
Cristina!! Quello è uno scapolone impenitente e di sposarsi non ne vuole
sapere!!! Ma voi dovete stare al gioco se ci tenete che vostra figlia si sposi
con il nipote di Don Vissenti!!
Donna Cristina: Certamente che lo voglio! Don
Vissenti è un uomo ricchissimo e non ha nessuno oltre Federico che in aggiunta
, per quanto io ne sappia, è un bravo giovane!! Quale mamma non
vorrebbe sua figlia maritata a un simile partito?? E se
riesce la trassa, Fogaroi, vi prometto che ci
sarà qualcosa anche per voi.....qualcosa che vi farà piacere
avere...
Fogaroi: (equivocando,
si avvicina ammiccante) Donna Cristina, la cosa che io voglio è la
più bella
del mondo .....… (si sente una
voce giovane e allegra dietro le quinte)
Federico: (dietro le
quinte, in tono amichevole) Fogaroi! Oh! Fogaroi!
Donna Cristina: (affannandosi
per la voce che si ode da fuori) Ne parleremo a tempo debito!
Fogaroi: (scostandosi,
anche lui in affanno) Questa è la voce del padroncino Federico!
Presto no
deve vedervi qui o rischiamo di mandare tutto a monte!!...
Donna Cristina:
A presto allora, Fogaroi! A domenica!!!
Fogaroi: A domenica, Donna Cristina (le bacia le mani devotamente)
(Donna Cristina esce a
sinistra e Federico contemporaneamente entra in scena dall’altra parte)
Scena IV
(Fogaroi e Federico)
Federico: (in tono
timido ma comunque allegro) Oh, Fogaroi! Hai visto mio zio per caso?
Fogaroi: Sì, era qui sino a poco tempo fa, su
merixeddu!
Federico: Ascolta Fogaroi...(prosegue in tono affettuoso) Mi hai conosciuto
bambino (fa cenno con la mano ad un metro da
terra) e mi chiamavi Chicchixeddu quando venivo in vacanze in estate
e adesso...
Fogaroi: (in tono
affettuoso ma al contempo ossequioso) Don Federico, adesso è un’
altra cosa....Voi siete un dottore, adesso!
Federico: Eh!! Cosa vuoi che sia mai!! Per te sarò
sempre Chicchixeddu !..…
(eppoi cambiando tono)
E per la festa di domenica è tutto a posto?
Fogaroi: (illuminandosi)
Tutto a posto, Don Federico, stia tranquillo!! Son riuscito a invitare la
figlia di Donna Cristina…
Federico: (con
un’esplosione di gioia) E brav’a Fogaroi!!! Lo sapevo che eri unico!
E dimmi, come hai fatto???
Fogaroi: (avvicinandosi
e con tono basso) Ho fatto credere a Donna Cristina che il padrone,
Don
Vissenti, è interessato a lei ma che sarebbe stato meglio,
per non far parlare la gente, che lei fosse
venuta con la figlia, la bella Ines...
Federico: Ma.....e zio Vissenti, sa tutto?????
Fogaroi: Tutto, don Federico, ed è perfino d’accordo
per la burla! Ma su merixeddu: mi raccomando! M’ha detto Don Vissenti che non
avrei dovuto dire niente a nessuno e meno ancora
a vossignoria! Sapete bene come ragiona vostro zio...
Federico: Mmm! Ho capito. Ma.....e se Donna Cristina
ci restasse male, appena appresa la verità??
Fogaroi: Chi, quella? Se riesce la trassa per la
figlia, toccherà il cielo con un dito, ve lo dico io!!!! E poi, su merixeddu,
non prendetevi preoccupazione per niente: ci pensa Fogaroi per ogni cosa.
Federico: (in modo
goffo estrae una busta dalla tasca della giacca) Senti Fogaroi , ti
devo chiedere un consiglio!!
Fogaroi: Comandi, su merixeddu!!!
Federico: (porgendogli
un foglio che ha estratto dalla busta) Ho scritto una lettera per la
bella Ines e vorrei che tu la leggessi prima di consegnargliela...
Fogaroi: (compiaciuto comincerà
a leggere; lo spettatore deve percepire una serietà mascherata di
comicità)
O voi che
disegnate l’aria
Di forme sì
leggiadre e belle
Che mai pittor
fece in disegno
Udite il cuore mio
ribelle
Che batte fremente
per voi?
Dal primo dì che
vidi gli occhi
Vostri belli,
brillar di luce,
M’innamorai
perdutamente!
Or dite se anche
il vostro cuore
Batte all’unisono
col mio
O questi miei
strali s’infrangeranno nell’oblio!
Voi avete il mio
destino in mano!
Non fate, deh,
ch’io viva invano!
Date l’oracolo al latore
A giorni e se
potete ad ore!
Firmato un umile e
sincero ammiratore
Federico: (un poco
impacciato) Che ne pensi Fogaroi? Farà breccia nel cuore della mia
amata?
Fogaroi: (in tono
adulatorio) Ma dite un po’ don Federico: a Sassari avete studiato
Scienze Agrarie oppure Lettere d’Amore?
Federico: (prendendo
coraggio) Allora ti piace?
Fogaroi: (pompandolo
alla grande) Se mi piace? Sembra scritto dal mio avo, il grande
poeta
Jacopone de Bartolomei!!!
Federico: (un po’
confuso) E chi era, di grazia? Io non l’ho mai sentito nominare...
Fogaroi: (glissando la
domanda) Lasciamo perdere don Federico! Piuttosto volete che la
recapiti personalmente?
Federico: (in tono
appassionato) Te ne sarei profondamente grato!!!
Fogaroi: (in tono
interlocutorio) Perdonate don Federico: devo chiedere o no un
appuntamento alla
bella Ines?
Federico: (speranzoso,
illuminandosi) Ma perché, pensi che sia possibile ottenere un
appuntamento
prima di domenica?
Fogaroi: (in tono da grande esperto in fatto di donne)
Con le donne tutto è possibile mio caro don Federico! Esse sono imprevedibili
come un giorno di marzo!!!
Federico: (facendosi
sopraffare dalla timidezza) Mi accontenterei di una risposta di
assenso...ma Fogaroi, mi raccomando, se la risposta fosse un diniego, preferirei
non saperlo...
Fogaroi: Ma quale diniego, don Federico! Quale donna
oserebbe mai opporre un diniego a una tal dichiarazione d’amore!!?? E poi qui
c’è di mezzo la mia reputazione!!!
Federico: (sorpreso)
In che senso, Fogaroi?
Fogaroi: (con ostentata
sicurezza) Nel senso che non mi chiamo più Bartolone dei Bartolomei
se la signorina Ines non verrà alla festa per dirvi di sì con tutto il cuore e
con tutta l’anima!
Federico: (con enfasi
da innamorato) Magari fosse vero!!! Saprei davvero mostrarti la mia
riconoscenza se ciò accadesse!
Fogaroi: (prendendo la
palla al balzo) Allora preparate pure la vostra riconoscenza perchè
la signorina Ines cadrà ai vostri piedi come una pera cotta!!!
Federico: (come sopra)
A me basta che corrisponda i miei sentimenti...
(Si aprirà la porta ed entrerà
Don Vissenti)
Scena V
(Detti e Don Vissenti)
Don Vissenti: (Entrando
rivolto a Federico) Ah! Chicchixeddu, cercavo proprio te! Se non hai fretta ti vorrei parlare!!!
Federico: Ma certo zio Vissenti! Anche io vi volevo parlare!!!
Don Vissenti: (sorpreso)
Ah? E di cosa? (Prima che Federico abbia il tempo
di rispondere si rivolge in tono arcigno
a Fogaroi che sarà rimasto lì come un salame, ad aspettare non si sa bene cosa)
Ancora qui sei tu?! Tocca, vai ai
magazzini del grano che stanno scaricando il raccolto! Controlla che non vada
perso neanche un chicco del raccolto....
Fogaroi: Sissignore.....senza dubbio
Don Vissenti: E bada che non ne lascino la metà nel
rimorchio! Toh, vai di seguito....
Federico: Come
comanda vossignoria.....
Don Vissenti: E controllameli affinché non asportino (fa un cenno
con la mano chiusa come di un lestofante che voglia rubare) il
premio…Mi cogli o no?!?
Fogaroi: (Fa un po’ lo
gnorri) Certo che ho capito ....
Don Vissenti: Ah! E digli che m’aspettino, per
la paga, intendi?!?
Fogaroi: (Come sopra)
Intendo!!!......
Don Vissenti: (fa per
rivolgersi al nipote come se l’altro stesse per andarsene, mentre Fogaroi resta
fermo come se volesse ascoltare. Fa uno scatto verso Fogaroi che sobbalza dallo
spavento) Ma stai andando con le tue gambe o vuoi che ti ci mandi io ?!?!
Fogaroi: E che
maniere!!!! Sto andando subito, non arrabbiatevi così che vi può far
male !!! Arrivederla con salute Don Federicu..!
Federico: Salute anche a te Fogaroi
Fogaroi: E ..compermesso Don Vissenti... (esce inseguito da
un’occhiataccia fulminatrice di Vissenti che sta per esplodere ma si
morde una mano trattenendo la rabbia)
Scena VI
(Don Vissenti e Federico)
Don Vissenti: (in tono
rassegnato) Aveva ragione mio padre, tuo nonno Giommaria “Prima chi
cumplada su cummissu.....”
Federico: (completa la
sentenza ridendo).....è mellus chi ddu fezzad’issu”
Don Vissenti: C’è da ridere e c’è da piangere con
questo Fogaroi! Beati coloro che non hanno beni sotto il sole da gestire,
nipote mio! Combattere con i dipendenti
è uno dei guai maggiori! Son tutti lesti
di lingua e posapiano nel lavoro!
Federico: (timidamente,
cercando di difendere il suo emissario) Perlomeno è un uomo onesto e fidato!!
Don Vissenti: Tu credi???!!! Povero illuso!!!!
Lasciamo perdere che e’ meglio!
Piuttosto: ti ha informato di tutto quel calandrone?????
Federico: (cercando di
guadagnare tempo, per non sbilanciarsi) A che proposito, ziettu
Vissenti??
Don Vissenti: A proposito della festa di domenica (e abbassando la voce, fra il guardingo e l’imbarazzato)
e ....di quell’intrigo che ha ordito
per...insomma… della trassa…
Federico: (interrompendolo)
Ah, della trassa....anche io vi volevo parlare a proposito del matrimonio… m’ha
detto tutto, Fogaroi!
Don Vissenti: (un poco
sorpreso) Tutto, tutto?!? Ma...tutto che....?
Federico: (quasi
glissando) Tziu Vissenti, tutto ciò che mi doveva dire e tutto ciò
che mi poteva dire!
Don Vissenti: E cosa ne pensi, nipote mio?
Federico: Mi sembra una cosa ben congegnata, zietto!
Don Vissenti: Stoccada ‘e balla cussu Fogaroi!!!
Voglia di lavorare saltami addosso, che io mi scanso! Ma per fare intrighi
e trasse sembra fatt’apposta! (e in tono
più serio) E poi... una femmina ci vuole in questa casa. Da quando
è morta la tua povera mamma siamo rimasti solo uomini soli....
Federico: Certo quando Donna Cristina saprà la
verità....
Don Vissenti: Non ti ‘preoccupare, Federico. Le donne le conosco più di te! Quando sentono profumo di
fiori d’arancio mischiati con gli odori
dell’incenso e dei ceri di chiesa, [tutto l’altro
conta quanto il resto di niente]!
Federico: Quand’è così, allora siamo a posto!!!
Don Vissenti: Sta tranquillo Federico! Tutto andrà
bene! Ci possiamo bere sopra sin da ora (prende
dall’armadio-credenza una bottiglia e
due bicchieri; uno lo offre a Federico
dopo avervi versato dalla bottiglia) Nè! A la salute del prossimo matrimonio di casa nostra!
Federico: (bevendo)
Prosit!!!!
Don Vissenti: E figli maschi!!!
Federico: Deu bollada!
Escono
Don Vissenti e Federico (Cala il sipario)
Fine Atto Primo
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