domenica 16 giugno 2019

Sa Trassa ovvero l’Intrigo





COMMEDIA GIOCOSA IN TRE ATTI DI IGNAZIO SALVATORE BASILE


TRAMA

Don Vissenti, scapolone inveterato, vuole maritarsi con Donna Cristina, ricca vedova, mirando alle
cospicue proprietà che ha ereditato dal defunto marito. Per raggiungere il suo scopo si affida agli
itrighi di Fogaroi, grande maneggione e faccendiere nonché sovrintendente dei suoi beni.
Ma anche Fogaroi, da grande imbroglione e arrivista quale egli in effetti è, prende di mira il ricco
patrimonio di Donna Cristina. Fa così credere al suo padrone di architettare una “trassa” in suo
favore mentre conquista la fiducia di Donna Cristina assecondando il suo desiderio di vedere
sposata la figlia con il giovane promettente Federico (che ama la giovane in segreto e ha chiesto
l’aiuto di Fogaroi per poterla conoscere). Fogaroi spera, se non proprio nella mano di Donna
Cristina, almeno in qualche ricca prebenda in cambio dei suoi servigi.
Donna Cristina in realtà chiede soltanto di potersi ritirare in convento a concludere la sua vita in
meditazione presso il Vescovo di Ales e Terralba ma quest’ultimo, tramite il Parroco Don Nassiu,
fa sapere a Donna Cristina che prima di essere accettata in convento dovrà provvedere a maritare
decorosamente sua figlia Ines.
Don Nassiu nel contempo, approfitta dell’occasione e cerca di maritare una sua cugina nubile al
vecchio Don Vissenti, non sapendo che costui aspira a ben altro. Nascono così una serie di
equivoci che si concluderanno con uno smacco per gli avidi e gli imbroglioni ma con il
coronamento di un sogno per gli ingenui e fiduciosi giovani innamorati.



PERSONAGGI E INTERPRETI IN ORDINE DI APPARIZIONE

FOGAROI(Bartolone de’ Bartolomei)         Sovrintendente di Don Vissenti
DON VISSENTI                                          Avido Proprietario Terriero della Marmilla
DONNA CRISTINA                                    Ricca vedova madre di Ines e aspirante monaca
FEDERICO                                                  Nipote di Don Vissenti, spasimante di Ines
DON NASSIU                                              Parroco in un centro della Marmilla
DORINA                                                      Perpetua di Don Nassiu
DORIANA                                                   Cugina di Dorina e di Don Nassiu
INES                                                             Figlia di Donna Cristina e innamorata di Federico
Dolores                                                          Responsabile della servitù in casa di Don Vissenti
Comparse varie alla festa finale



ATTO PRIMO

Una sala ampia arredata in modo rustico. Tavolo con cassetti e sedie al centro, con credenza e
cassettone ai lati. Fogaroi si presenta al pubblico, sottraendosi al controllo serrato del suo padrone, Don Vissenti, ricco proprietario della Marmilla, che lo cerca disperatamente per tutta la casa. Mentre Fogaroi ha quasi finito la sua presentazione si sente Don Vissenti urlare a squarciagola alla ricerca di Fogaroi che gli spunta da dietro senza essere visto , burlandosi di lui. Fogaroi è vestito in maniera elegante ed eccentrica mentre Don Vissenti indossa l’abbigliamento tradizionale degli agricoltori sardi con un’ appropriata “berritta” che gli copre il capo. Una porta a sinistra del pubblico serve per l’ingresso in scena dall’esterno mentre l’altra, a destra, collega il palcoscenico con il resto della casa.

Scena I

(Bartolone de’ Bartolomei, noto Fogaroi, si presenta, tra il serio e il faceto al pubblico, illustrando
la situazione che sta per andare in scena)

Fogaroi: Siore e siori, illustre pubblico, buonasera. Lo spettacolo che sta per inizare si intitola Sa Trassa ovvero l’Intrigo. E l’artefice, cioè l’intrigante sono io: Bartolone de Bartolomei, anche se tutti qui in Marmilla mi chiamano con il nome d’arte di Fogaroi!
Compreso il mio padrone, pardon, il mio datore di lavoro, come si usa dire oggi, Il mio padrone, dicevo, è Don Vissenti, l’uomo più arrogante e taccagno che abbia mai calpestato il globo terracqueo.
Non darebbe un centesimo a una scimmia, nemmeno se promettesse di cantare gratis al suo matrimonio. E infatti non si è mai sposato per non pagare il ricevimento agli ospiti! Lo scorbutico è un proprietario terriero, ricco sfondato di terreni e danari! Ma non gli basta mai!
Oltre a gestire gelosamente le terre e i denari di suo nipote Federico, adesso ha messo gli
occhi sul patrimonio di una ricca vedova, una certa Donna Cristina e mi ha incaricato di
sondare il terreno per favorire il suo matrimonio con la ricca vedova. Ma stavolta ho deciso
di giocargli uno scherzetto che mi ripagherà di tutte le angherìe subite. State a vedere! Se
mi riesce il colpo gobbo sarò finalmente ricco e i miei concittadini stavolta dovranno
eleggermi come Sindaco. E anche con qualcuno di loro he dei sassolini da togliermi che mi
duolgono. (farà un cenno come per toccarsi una scarpa troppo stretta. A questo punto si
sentiranno dei richiami urlati da fuori scena)

Don Vissenti: (voce fuori scena) Fogaroi!! Fogaroi!!!! Anchi ‘nci du ghettinti a prasoi, ‘nci
du ghettinti! Ma innui s’hadessi arrimau a fai nudda cussu mandronazzu?

Fogaroi: Eccolo là che sbraita contro di me, come al solito! (mettendosi un dito tra le labra,
si accommiaterà dal pubblico, nascondendosi dietro qualche mobile, dopo aver raccattato
un po di fogli riposti in un cassetto, che gli saranno utili come scusa) Zitti, mi raccomando!!! Non dite che vi ho parlato male di lui! E buon divertimento!!!!

Scena II

Don Vissenti: (fra sé, borbottando a voce alta, girerà in lungo e in largo per il palcoscenico mentre Fogaroi gli zampetta dietro a mo’ di sfottò) Ma dove si sarà cacciato questo pelandrone! Eppure mi era sembrato di sentir la sua voce!!!

Fogaroi: (spunta da dietro e per un po’ si burla del suo padrone, infine si manifesta) - Son qua padrone! Non gridate! Eccomi!!!

Don Vissenti: Ma insomma è possibile che tu sia sempre in altre faccende affaccendato ?! Vorrei sapere per cosa ti pago?

Fogaroi: (al pubblico) Veramente io vorrei sapere per quale motivo non mi paga questo avaraccio!
Questo mese non mi ha dato neppure una lira di acconto sullo stipendio.... (a Don Vissenti in tono ossequioso) Sto preparando i documenti e le fatture per il daziere Don Vissenti, comandate che io eseguo volentieri!!!!

Don Vissenti: A puntadas de pei a panéri, ti pigu! Vedi di trovarmi documenti che mi facciano pagare il meno possibile che sono stanco di pagare, pagare, pagare e sempre, pagare!!!!

Fogaroi: (al pubblico) Ma vi sembra giusto! . E’ proprio vero che chi ha di più, vuol pagare sempre
meno! Tutti uguali questi ricconi!!! (e a Don Vissenti c.s.) Caro Don Vissenti, vorrei pagare io tutte le tasse che pagate voi! Vorrebbe dire che così sarei ricco anche io come voi!!!....

Don Vissenti: (alterandosi) E cittidì callandroi!!!! A voi sembra tutto oro ciò che riluce! Ma cosa ne sapete voi cosa significhi avere presunte ricchezze : ladri, imbroglioni, truffatorii, dipendenti poltronacci come a te e il diavolo del Fisco!! Beati i poveri che non hanno pensieri!!!!!

Fogaroi: A propositu di poveri e di pensieri, se Vossignoria volesse darmi qualcuno dei suoi pensieri (fa il segno dei soldi col pollice e l’indice)....

Don Vissenti: (sviando il discorso) Dimmi un poco, piuttosto, ..... quella faccenda di Donna Cristina......

Fogaroi: (al pubblico) Avete notato come sia abile il vecchio taccagno nel cambiare discorso? Ma
stavolta lo sistemerò io per le feste! (e a Don Vissenti ) Tutto a posto Don Vissenti!!! Con una scusa ho
convinto la ricca vedova a passare di qui: anzi (guarda l’orologio al polso) dovrebbe essere già
qui.....

Don Vissenti: (cambiando tono rispetto a prima) E come pensi di convincerla, dimmi...?

Fogaroi: (toccandosi la testa con il palmo della mano) Con questa!! Ascoltate, Don Vissenti: donna Cristina ha una figla, Inès, bella che una Spagna, nubile, in età di matrimonio; le ho dato da credere che la festa di domenica prossima è stata da voi organizzata per Federico, vostro nipote , e per la figlia Inès.... capite, Don Vissenti???? Si chiama trassa, accordo, combine!!!

Don Vissenti: (a parte) Basta chi no cumbinidi disastrusu! (e a Fogaroi) Ma sei sicuro che poi intenda che il matrimonio da farsi è tutt’altro ......e ci starà???

Fogaroi: E come no!! Certo che poi ci starà!!! (al pubblico) Bisogna vedere con chi di noi due!!

Don Vissenti: Ma Federico non si offenderà che sfruttiamo la sua festa di laurea per questa trassa???

Fogaroi: Chi, il padroncino??? Ci penso io a tutto! Gli farò credere esattamente ciò che ho fatto credere a Donna Cristina e il gioco è fatto!

Don Vissenti: (fra sè) ‘Gi è pagu imbroglioi custu Fogaroi! (e rivolto al pubblico) Se mi riesce di
maritarmi con questa Donna Cristina divento l’uomo più ricco di Sanluri!! Duecento starelli di
terra bella gli ha lasciato il marito Cinu Medda, senza contare la casa e tutti i soldi che deve avere
in Banca!!
(si ode bussare alla porta)

Fogaroi: Presto, Don Vissenti! E’ meglio che Donna Cristina non la veda qui! Altrimenti rischiamo di mandare tutto a carte quarantotto !!!

Don Vissenti: (ammiccando) Ehi, Ehi tocca!!! Ma mi raccomando che tutto sia’ fatto per bene eh?

Fogaroi: Certo, Certo! State tranquillo!!! (Bussano ancora) (Don Vissenti esce a destra)
(Voce fuori campo dietro la porta a sinistra) E’ permesso?? Di casa!! Si può??

Scena III

(Donna Cristina e Fogaroi)

Donna Cristina: (entrando) Di casa!! E’ permesso??

Fogaroi: (cerimonioso) Certo che è permesso!! Per voi la porta è sempre aperta, Donna Cristina!!! Si accomodi, la prego (le dà una sedia)

Donna Cristina: (sedendosi) Come state, signor Bartolone?

Fogaroi: Bene, benissimo. La vostra visita ha restituito luce a una giornata buia....

Donna Cristina: Siete sempre molto galante, signor Bartolone!

Fogaroi: (in tono quasi sensuale) Ma chiamatemi Fogaroi, vi prego...

Donna Cristina: (Abbassando il tono ma portando il discorso sull’argomento principale della sua visita) Ditemi, Fogaroi... Ci sono novità per mia figlia Inès?

Fogaroi: Grosse novità Donna Cristina. Don Vissenti , a breve, darà una festa per la laurea di
Federico, propiu de su sennoricu: e ...zac !

Donna Cristina: (sempre sottovoce) Ma come faremo a non destare i sospetti nello zio di Federico? Ho sentito dire che si tratta di un uomo assai sospettoso e preoccupato che i beni suoi e di suo nipote possano attrarre dei malintenzionati...

Fogaroi: Semplice: son gia’ d’ accordo con Don Vissenti: gli ho fatto credere che l’intrigo
matrimoniale sia per maritare voi due, così Federico e Inès non sospetteranno niente e si
incontreranno in maniera genuina e spontanea, come si conviene a due giovani così belli…

Donna Cristina: (con entusiasmo) Ma bene!!! Complimenti (poi titubando) Ma... non è che Don
Vissenti, per caso, si metta per la testa strane idee?!

Fogaroi: (con faccia davvero tosta) - Chiii! Don Vissenti??? Ma quando mai Donna Cristina!! Quello è uno scapolone impenitente e di sposarsi non ne vuole sapere!!! Ma voi dovete stare al gioco se ci tenete che vostra figlia si sposi con il nipote di Don Vissenti!!

Donna Cristina: Certamente che lo voglio! Don Vissenti è un uomo ricchissimo e non ha nessuno oltre Federico che in aggiunta , per quanto io ne sappia, è un bravo giovane!! Quale mamma non
vorrebbe sua figlia maritata a un simile partito?? E se riesce la trassa, Fogaroi, vi prometto che ci
sarà qualcosa anche per voi.....qualcosa che vi farà piacere avere...

Fogaroi: (equivocando, si avvicina ammiccante) Donna Cristina, la cosa che io voglio è la più bella
del mondo .....… (si sente una voce giovane e allegra dietro le quinte)

Federico: (dietro le quinte, in tono amichevole) Fogaroi! Oh! Fogaroi!

Donna Cristina: (affannandosi per la voce che si ode da fuori) Ne parleremo a tempo debito!

Fogaroi: (scostandosi, anche lui in affanno) Questa è la voce del padroncino Federico! Presto no
deve vedervi qui o rischiamo di mandare tutto a monte!!...

Donna Cristina:  A presto allora, Fogaroi! A domenica!!!

Fogaroi: A domenica, Donna Cristina (le bacia le mani devotamente)
(Donna Cristina esce a sinistra e Federico contemporaneamente entra in scena dall’altra parte)

Scena IV

(Fogaroi e Federico)

Federico: (in tono timido ma comunque allegro) Oh, Fogaroi! Hai visto mio zio per caso?

Fogaroi: Sì, era qui sino a poco tempo fa, su merixeddu!

Federico: Ascolta Fogaroi...(prosegue in tono affettuoso) Mi hai conosciuto bambino (fa cenno con la mano ad un metro da terra) e mi chiamavi Chicchixeddu quando venivo in vacanze in estate e adesso...

Fogaroi: (in tono affettuoso ma al contempo ossequioso) Don Federico, adesso è un’ altra cosa....Voi siete un dottore, adesso!

Federico: Eh!! Cosa vuoi che sia mai!! Per te sarò sempre Chicchixeddu !..…
(eppoi cambiando tono) E per la festa di domenica è tutto a posto?

Fogaroi: (illuminandosi) Tutto a posto, Don Federico, stia tranquillo!! Son riuscito a invitare la
figlia di Donna Cristina…

Federico: (con un’esplosione di gioia) E brav’a Fogaroi!!! Lo sapevo che eri unico! E dimmi, come hai fatto???

Fogaroi: (avvicinandosi e con tono basso) Ho fatto credere a Donna Cristina che il padrone, Don
Vissenti, è interessato a lei ma che sarebbe stato meglio, per non far parlare la gente, che lei fosse
venuta con la figlia, la bella Ines...

Federico: Ma.....e zio Vissenti, sa tutto?????

Fogaroi: Tutto, don Federico, ed è perfino d’accordo per la burla! Ma su merixeddu: mi raccomando! M’ha detto Don Vissenti che non avrei dovuto dire niente a nessuno e meno ancora
a vossignoria! Sapete bene come ragiona vostro zio...

Federico: Mmm! Ho capito. Ma.....e se Donna Cristina ci restasse male, appena appresa la verità??

Fogaroi: Chi, quella? Se riesce la trassa per la figlia, toccherà il cielo con un dito, ve lo dico io!!!! E poi, su merixeddu, non prendetevi preoccupazione per niente: ci pensa Fogaroi per ogni cosa.

Federico: (in modo goffo estrae una busta dalla tasca della giacca) Senti Fogaroi , ti devo chiedere un consiglio!!

Fogaroi: Comandi, su merixeddu!!!

Federico: (porgendogli un foglio che ha estratto dalla busta) Ho scritto una lettera per la bella Ines e vorrei che tu la leggessi prima di consegnargliela...

Fogaroi: (compiaciuto comincerà a leggere; lo spettatore deve percepire una serietà mascherata di
comicità)
O voi che disegnate l’aria
Di forme sì leggiadre e belle
Che mai pittor fece in disegno
Udite il cuore mio ribelle
Che batte fremente per voi?
Dal primo dì che vidi gli occhi
Vostri belli, brillar di luce,
M’innamorai perdutamente!
Or dite se anche il vostro cuore
Batte all’unisono col mio
O questi miei strali s’infrangeranno nell’oblio!
Voi avete il mio destino in mano!
Non fate, deh, ch’io viva invano!
Date l’oracolo al latore
A giorni e se potete ad ore!
Firmato un umile e sincero ammiratore

Federico: (un poco impacciato) Che ne pensi Fogaroi? Farà breccia nel cuore della mia amata?

Fogaroi: (in tono adulatorio) Ma dite un po’ don Federico: a Sassari avete studiato Scienze Agrarie oppure Lettere d’Amore?

Federico: (prendendo coraggio) Allora ti piace?

Fogaroi: (pompandolo alla grande) Se mi piace? Sembra scritto dal mio avo, il grande poeta
Jacopone de Bartolomei!!!

Federico: (un po’ confuso) E chi era, di grazia? Io non l’ho mai sentito nominare...

Fogaroi: (glissando la domanda) Lasciamo perdere don Federico! Piuttosto volete che la recapiti personalmente?

Federico: (in tono appassionato) Te ne sarei profondamente grato!!!

Fogaroi: (in tono interlocutorio) Perdonate don Federico: devo chiedere o no un appuntamento alla
bella Ines?

Federico: (speranzoso, illuminandosi) Ma perché, pensi che sia possibile ottenere un appuntamento
prima di domenica?

Fogaroi: (in tono da grande esperto in fatto di donne) Con le donne tutto è possibile mio caro don Federico! Esse sono imprevedibili come un giorno di marzo!!!

Federico: (facendosi sopraffare dalla timidezza) Mi accontenterei di una risposta di assenso...ma Fogaroi, mi raccomando, se la risposta fosse un diniego, preferirei non saperlo...

Fogaroi: Ma quale diniego, don Federico! Quale donna oserebbe mai opporre un diniego a una tal dichiarazione d’amore!!?? E poi qui c’è di mezzo la mia reputazione!!!

Federico: (sorpreso) In che senso, Fogaroi?

Fogaroi: (con ostentata sicurezza) Nel senso che non mi chiamo più Bartolone dei Bartolomei se la signorina Ines non verrà alla festa per dirvi di sì con tutto il cuore e con tutta l’anima!

Federico: (con enfasi da innamorato) Magari fosse vero!!! Saprei davvero mostrarti la mia riconoscenza se ciò accadesse!

Fogaroi: (prendendo la palla al balzo) Allora preparate pure la vostra riconoscenza perchè la signorina Ines cadrà ai vostri piedi come una pera cotta!!!

Federico: (come sopra) A me basta che corrisponda i miei sentimenti...
(Si aprirà la porta ed entrerà Don Vissenti)

Scena V
(Detti e Don Vissenti)

Don Vissenti: (Entrando rivolto a Federico) Ah! Chicchixeddu, cercavo proprio  te! Se non hai fretta ti vorrei parlare!!!

Federico: Ma certo zio Vissenti! Anche io vi volevo parlare!!!

Don Vissenti:  (sorpreso) Ah? E di cosa? (Prima che Federico abbia il tempo di rispondere si rivolge  in tono arcigno a Fogaroi che sarà rimasto lì come un salame, ad aspettare non si sa bene cosa) Ancora qui sei  tu?! Tocca, vai ai magazzini del grano che stanno scaricando il raccolto! Controlla che non vada perso neanche un chicco del raccolto....

Fogaroi: Sissignore.....senza dubbio

Don Vissenti: E bada che non ne lascino la metà nel rimorchio! Toh, vai di seguito....

Federico: Come  comanda vossignoria.....

Don Vissenti: E controllameli  affinché non asportino  (fa un cenno con la mano chiusa come di un lestofante che voglia rubare) il premio…Mi cogli  o no?!?

Fogaroi: (Fa un po’ lo gnorri) Certo che ho capito ....

Don Vissenti: Ah! E digli che m’aspettino, per la  paga, intendi?!?

Fogaroi: (Come sopra) Intendo!!!......

Don Vissenti: (fa per rivolgersi al nipote come se l’altro stesse per andarsene, mentre Fogaroi resta fermo come se volesse ascoltare. Fa uno scatto verso Fogaroi che sobbalza dallo spavento) Ma stai andando con le tue gambe  o vuoi che ti ci  mandi io ?!?!

Fogaroi: E che  maniere!!!! Sto andando subito, non arrabbiatevi così che vi può far male !!! Arrivederla con salute Don Federicu..!

Federico: Salute anche a te Fogaroi

Fogaroi: E ..compermesso Don Vissenti... (esce inseguito da  un’occhiataccia fulminatrice di Vissenti che sta per esplodere ma si morde una mano trattenendo la rabbia)

Scena VI
(Don Vissenti e Federico)

Don Vissenti: (in tono rassegnato) Aveva ragione mio padre, tuo nonno Giommaria “Prima chi cumplada su cummissu.....”

Federico: (completa la sentenza ridendo).....è mellus chi ddu fezzad’issu”

Don Vissenti: C’è da ridere e c’è da piangere con questo Fogaroi! Beati coloro che non hanno beni sotto il sole da gestire, nipote  mio! Combattere con i dipendenti è uno dei guai maggiori!  Son tutti lesti di lingua e posapiano nel  lavoro!

Federico: (timidamente, cercando di difendere il suo emissario) Perlomeno è un uomo  onesto e fidato!!

Don Vissenti: Tu credi???!!! Povero illuso!!!! Lasciamo perdere  che e’ meglio! Piuttosto: ti ha informato di tutto quel calandrone?????

Federico: (cercando di guadagnare tempo, per non sbilanciarsi) A che proposito, ziettu Vissenti??

Don Vissenti: A proposito della festa di domenica (e abbassando la voce, fra il guardingo e l’imbarazzato) e ....di quell’intrigo che ha ordito  per...insomma… della  trassa…

Federico: (interrompendolo) Ah, della trassa....anche io vi volevo parlare a proposito del matrimonio… m’ha detto  tutto, Fogaroi!

Don Vissenti: (un poco sorpreso) Tutto, tutto?!? Ma...tutto che....?

Federico: (quasi glissando) Tziu Vissenti, tutto ciò che mi doveva dire e tutto ciò che mi poteva dire!

Don Vissenti: E cosa ne pensi, nipote mio?

Federico: Mi sembra una cosa ben congegnata, zietto!

Don Vissenti: Stoccada ‘e balla cussu Fogaroi!!! Voglia di lavorare saltami addosso, che io mi scanso! Ma per fare  intrighi  e trasse sembra fatt’apposta! (e in tono più serio) E poi... una femmina ci vuole in questa casa. Da  quando  è morta la tua povera mamma siamo rimasti solo  uomini soli....

Federico: Certo quando Donna Cristina saprà la verità....

Don Vissenti: Non ti ‘preoccupare, Federico. Le donne le conosco  più di te! Quando sentono profumo di fiori d’arancio mischiati  con gli odori dell’incenso e dei ceri di chiesa, [tutto l’altro conta  quanto il resto di niente]!

Federico: Quand’è così, allora siamo  a posto!!!

Don Vissenti: Sta tranquillo Federico! Tutto andrà bene! Ci possiamo bere sopra sin da ora (prende dall’armadio-credenza  una bottiglia e due bicchieri; uno lo offre a  Federico dopo avervi versato dalla bottiglia) Nè! A la salute   del prossimo matrimonio di casa  nostra!

Federico: (bevendo) Prosit!!!!

Don Vissenti: E figli maschi!!!

Federico: Deu bollada!
              
  Escono  Don Vissenti e Federico (Cala il sipario)

Fine Atto Primo

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