giovedì 9 aprile 2020

Ma cos'è la Verità?


XVIII

GESU’ ARRESTATO E CONDOTTO DA PILATO

Detto ciò Gesù se n’andò
In un orto coi discenti
Ove Giuda il traditor
Con uomini e armamenti

Lo raggiunse. “Chi cercate?”
Gli chiese edotto Il Cristo.
Quei, che mai l’avean visto,
con le facce illuminate

da lanterne e da torce
risposero non di meno
-“Cerchiam Gesù Nazareno”
-         Son Io” diss’Ei due volte!

Se cercate me” riprese
lasciate che ognun vada”.
Ma Pietro il braccio tese
E tratta fuor la spada

L’orecchio ebbe tagliato
il servo Malco. Ma Gesù
Gli disse – “Non farlo più,
  Abbà il vino m’ha dato”!

Così lo afferrarono
Come ad un malfattore
E in men d’un paio d’ore
Da Anna lo portarono.

Ei della Sua dottrina
Chiese. E Gesù rispose:
Sotto la luce albina
predicato ho tali cose

e chiunque m’ha ascoltato;
chiedi loro un resoconto”!
Ma uno sbirro più tonto
Degl’altri, dopo aver dato

A Cristo Gesù uno schiaffo
Disse: -“Tal non è ‘l tenore
Che col tuo superiore
Puoi utilizzare a sbafo!”

-“Perché dunque m’hai percosso?
S’ho detto male mostralo,
perché dire non posso
sennò?” chiese a quel crotalo.

A Caïfa, ciò udito
Lo spedì così legato.
Frattanto Pietro era stato
Pauroso e infreddolito

Nel cortile ove un fuoco
Riuniva guardie e serve;
una fra le più proterve
gli chiese dopo un poco

-“Sei anche tu di quest’uomo?”
-         Non lo sono!” disse Pietro.
-         Tu sei di quelli di Gesù?!”
chiese un altro non domo.

Ei negò reticente,
stringendosi al mantello.
Ma uno ch’era fratello
Di quello che il fendente

Di Pietro avea subìto
Nel Giardino degli Ulivi
Disse: “Se gli occhi privi
Non ho, io ti ho già  visto

Nel giardino”. Ma lui negò,
 tre volte, come predetto.
Subito il gallo cantò,
e ‘l gelo gl’entrò in petto!

Lo portarono allora
Al Pretorio da Pilato
Perché l’avete portato?”
chiese a quei ch’erano fora

per la Pasqua. –“Se non fosse
un malfattor non sarìa qui!”
risposero quelli lì.
A voi giudicar le mosse

Sue, ed anche  la Sua sorte”
Ribattè Ponzio Pilato.
-“Noi non possiam dar morte”
fu detto e profetato.

Quindi il procuratore
fece chiamare  Gesù
-“ Dunque Re dei Giudei sei Tu?”
Gli rispose Il Signore:

-“Lo sai o te l’han detto?”
-         “ Per cosa la Tua gente
Ti consegna a un non credente
Che su Te metta verdetto?”

-“Se tutti i servitori miei
avessero combattuto
perché non fossi dei Giudei
io non sarei caduto

in tal guisa. Ma il mio Regno
è alieno, non di quaggiù!”
Disse a Pilato Gesù.
-“Dunque sei del trono degno?”

disse Pilato. Rispose
Gesù: - “ Son Re, l’hai detto.
Io non nacqui per diletto
Ma per fare due cose:

Vivere da testimone
Della Verità; morire
Per la Resurrezione!”
Avanti di proseguire

Pilato ancor gli chiese
-“Ma cos’è la Verità?”
Poi uscì e disse:-“ V’è tra
Le usanze del paese

Per Pasqua di liberare
Per voi un delinquente;
Gesù parmi innocente,
lo devo perciò salvare?”

Ma quella feccia di viltà
Gridava delirante
NO! Salviamo Barrabàn!!”
Barrabàn era un brigante.


Quindi Pilato, poiché
Il popolo insisteva
Fece flagellare il Re,
Gesù, pur se non vedeva

In Lui colpa o reato;
le guardie, dopo il flagello
gli misero un mantello
rosso; poi incoronato

a mò di scherno e dolore
con spine pungenti in testa
a Suo danno fecer festa.
Ma uscì il Procuratore


A ridirne l’innocenza;
e contemporaneamente
Anche Gesù, mestamente,
in guisa di indecenza

con corona e mantello;
-“Ecce homo” disse loro
Pilato. Ma con disdoro
Ripeterono l’appello

quegli scalmanati Ebrei:
-“Crocifiggilo Pilato,
perché uguale a Dio s’è fatto!”
-         Ma Gesù, di dove sei?”

chiese Pilato rientrando;
ma Gesù non gli rispose.
-“ Non parli? Pur valutando
il poter che ho sulle cose?”

Gesù a sua volta rispose:
-“Poter non avresti alcuno
se in alto non fosse Uno
che dà  tutte le cose.

Perciò ha più grande colpa
Chi a te m’ha consegnato”.
Da quel momento Pilato
Tentava ogni discolpa

Per Gesù. Ancora i Giudei
Gridavano “Se assolvi
Gesù, amico non sei,
di Cesare. Chi si provi

ad essere, re, infatti
si mette contro l’impero”.
Dopo questo impropèro
Pilato studiò i fatti


Organizzando fuori
In veste di magistrato
Un Tribunale. Ciò fatto,
di calmarne i furori

tentò ancora una volta.
-“ Ecco il vostro re” gridò.
In coro la massa stolta
Ancora la realtà negò

Chiedendo la Sua morte
In coro : -“Mettilo in croce”
Gridavano a gran voce.
E  lasciollo alla Sua sorte.

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