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Prologo all’Annuncio
Ave Maria, Madre del Dio Vivente,
scrigno
del più prezioso dei tesori,
generatrice
dell’Onnipotente,
di
Colui che è Fattore dagli albori,
di
Colui che è per sempre e sarà!
Madre
che lenisci i nostri dolori,
luce
di gran conforto e di pietà!
Avvocato
a cause nostre infelici,
virtù
inimitabile per beltà!
Aiuto
a peccatori e peccatrici,
rifugio
che ami l’uomo e lo sostieni!
Modello
di bontà e sacrifici,
miniera
aurea dai filoni ripieni
di
gioie d’inesauribile valore,
Tu,
che sola vuoi, richiedi e ottieni
da Tuo
figlio Gesù Il Redentore;
Tu,
che riscatto sei stata di Eva,
umilmente
servendo Il Crëatore
nel
progetto che per noi prevedeva
il
perdono dall’antico peccato!
Perfezione
e Mistero che s’eléva,
‘sì
arduo da capire e complicato!
Madonna
Madre di Gesù Salvezza
Che
col Suo sangue l’uomo ha riscattato
Dalla
sua originaria nefandezza!
Non
basta il misero pensiero umano
Per
spiegare il mistero di grandezza,
che
pur venendo da così lontano
s’è
fatto carne sulla nuda terra;
e Tu,
Tu l’hai cresciuto, piano, piano,
covando
in cuor ciò che ogni mamma inserra
per il sangue del sangue del suo sangue,
conscia del Suo destino amaro; ed erra
chi
non avverte il cuore che langue
di una
mamma che generosamente,
quel
Santo frutto di Sua carne esangue
non
vuole abbia sofferto inutilmente!
L’Annunzio a Maria e Visita ad
Elisabetta
VV
26-56
-
“Ave, Maria, che di grazia sei piena
il
Signore è con te” – disse Gabriele
ad una
vergine, mentre serena,
secondo
consuetudine a Israele,
operosa attendeva il compimento
della
promessa delle antiche stele,
che a
conclusione del fidanzamento,
portava alla carnale conoscenza
dello
sposo. E fu nel turbamento
che
Maria si chiedeva quale scienza
avesse
un tal saluto. – “ Non temere”-
le
disse il messaggero di Sapienza
-“
Maria, perché tu dovrai avere
un
figlio, al quale Tu darai la luce
e il
nome di Gesù l’Emmanuele,
pur
noto qual Figlio del Sommo Duce
e sarà
grande per Sua volontà!
Per
sempre la via, che al trono conduce
Del
Re Davide, Dio Gli assegnerà!”
-
“ Non
conosco uomo! Ciò è impossibile?”-
esclamò
Maria, pura in verità!
L’Angiol
rispose: -“ Lo Spirto Mirabile
Scenderà
su di te e
Di
Eterna Santità sarà estensibile
Su te,
grazie all’Altissimo, Maria!
Colui
che nasce da te sarà Santo:
sarà detto
‘l figlio di Dio. Pria,
anche
di Elisabetta un nero manto
dicevano
che avesse nel suo seno;
adesso d’aver concepito ha vanto
Questo
dei nove è il sesto mese almeno
per
quella tua vecchia parente!Nulla
è per
il Signore Jahwèh alieno!”
Quindi Maria gli rispose: - “La culla
sia pronta per la serva del Signore!
Avvenga dunque ciò che hai detto sulla
Mia maternità, me lo dice ‘l cuore!”
E
l’Angelo partì quindi da lei!
Nel
contempo Maria con tanto ardore,
per
giungere a una città dei Giudei,
verso
la montagna si mise in viaggio!
Giunta
alfine alla casa di colei
Che era
stata incinta fuor di lunaggio,
la
salutò! Appena Elisabetta
ebbe
udito quel suo saluto, un raggio
sembrò
colpire come una saetta
il
bimbo di cui era in dolce attesa
che le
fece in grembo una piroetta!
Elisabetta
esclamò a gran voce:
-
“ Tu sei tra le donne la benedetta
e
benedetto il seme che ti cuoce
in
grembo! Perché oggi, alla casetta
mia, la
madre del mio Signore viene?
Appena
la tua voce io ho percetta,
il
bambino di gioia nelle vene
ha esultato! Beata chi ha posto,
nella
parola che da Dio proviene
fiducia!” E
Maria rispose tosto:
-
“
La mia anima magnifica Dio
che ha guardato l’umiltà che ha riposto
in me;
esulta lo spirito mio
in Lui Onnipotente e Salvatore!
D’ora in poi da tutte le genti, io
In eterno sarò beata! Grandi
cose
Il Signore ha fatto in me. E’ Santo
il nome Suo e su chi ne ha timore
si stende
di generazione in generazione.
E il Suo braccio è tanto potente quanto
Nei pensieri della loro intenzione
Disperde i superbi; innalza a santo
Gli umili, e a chi copre una posizione
di comando, l’ ha invece rovesciato!
Ha rimandato i ricchi a mani vuote,
ha lasciato scontento anche il protervo
e colmato di beni l’affamato!
Ha soccorso anche Israele, il Suo servo,
come aveva promesso all’antenato
Abramo ed
al suo predetto coacervo
Discendente,
ligio alla pïetà!”
Maria fu lì tre mesi, ma ora fervo
Per raccontarvi ciò che seguirà!
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