1974-1975
Scuola di
Fanteria a Cesano di Roma
Quando venni arruolato
nell’Esercito Italiano avevo già dato tre esami all’Università: Storia del
Diritto Romano; Filosofia del Diritto e Teoria Generale del diritto (con il
prof. Giacomo Gavazzi che ho già nominato all’inizio del racconto).
Mentre a Capranica
aspettavo il treno che mi avrebbe portato a Cesano di Roma, mi sembrava di aver
già vissuto quel preciso momento: io, seduto in una panca di una qualunque
stazione ferroviaria, che partivo senza sapere cosa mi avrebbe riservato l’indomani.
Beh, il servizio
militare di leva, per chi non l’avesse conosciuto (parlo soprattutto ai
giovanissimi e alle donne) , poteva dare
anche di queste sensazioni.
Il foglio di
coscrizione che avevo nella tasca dei miei jeans diceva che ero stato assegnato
al 44.mo corso A.C.S. della Scuola di Fanteria di Cesano di Roma.
Il corso sarebbe
iniziato il 15 luglio 1974 e sarebbe terminato esattamente cinque mesi dopo.
Dopo tre mesi avremmo
avuto il grado di caporale, mentre alla fine del corso ci saremmo fregiati del
grado di caporal maggiore. I baffi da sergente (e il relativo stipendio)
sarebbero arrivati soltanto al decimo mese dall’inizio del corso.
La Scuola di Fanteria
era un fabbricato molto esteso in larghezza (e assai poco in altezza) che
ospitava sia la Scuola A.U.C. (quella degli Allievi ufficiali di Complemento)
sia quella che sarebbe stata la mia scuola nei prossimi sei mesi: la Scuola
A.C.S. (quella degli Allievi Sottufficiali di Complemento).
La mia domanda
originaria, anche su consiglio di mio padre,
era stata indirizzata alla Scuola Allievi Ufficiali di Complemento: cinque
mesi di corso, poi la promozione a sottotenente
di complemento e l’assegnazione a un
reparto operativo, con la stelletta dorata
sulle spalline e uno stipendio
sicuro per i successivi otto mesi. E poi, sperava mio padre, una bella firma di
rafferma e una brillante carriera da
ufficiale nell’Esercito Italiano.
A quel tempo ero un
idealista giovane e inesperto, come forse l’affezionato lettore avrà intuito leggendo la prima parte
della mia storia. Mai e poi mai avrei accettato di chiedere una
raccomandazione, un aiuto, una segnalazione per diventare Allievo Ufficiale di
Complemento. E men che meno lo avrebbe fatto il mio buon vecchio. Io credevo
ciecamente nel criterio meritocratico e anzi detestavo con la forza della mia
innocente gioventù ogni scappatoia.
E infatti, nonostante i
risultati dei test che avevo ben sostenuto nella caserma Fonseca di Roma alcuni
mesi prima, finii arruolato negli Allievi Sottoufficiali di Complemento (ACS).
La scuola era la
stessa, così come gli istruttori e gli ufficiali di riferimento, dal Generale
Comandante della Scuola di Fanteria Giancarlo Gresti al Comandante del
Battaglione AUC-ACS Tenente Colonnello
Italo Sammartano.
Solo che mentre gli AUC
avrebbero goduto dello stipendio (e dello status di ufficiali dopo cinque mesi
di corso) noi ACS, dopo gli stessi mesi del medesimo corso ci saremmo dovuti
accontentare del grado di caporal maggiore (e per lo stipendio avremmo dovuto
aspettare altri cinque mesi).
Così va la vita. D’altronde
è pur vero che non si può essere tutti ufficiali, così come sono necessari i
sottufficiali. In fondo quelli che stanno peggio sono i fanti , l’ultima ruota
del carro militare. E sono certo che anche all’interno dei fanti semplici ci
sono quelli che per carattere o per anzianità o chissà con quale altro mezzo
riescono a emergere sugli altri.
A tal proposito, per
una migliore comprensione dell’organizzazione militare, è bene che il paziente lettore sia reso edotto del fatto che, a parte il singolo fante, l’unità più piccola
dell’Esercito Italiano è la squadra (formata da un numero variabile di fanti
tra i cinque e i dieci e comandata da un caporal maggiore oppure da un
sergente). Cinque squadre formano un
plotone, con a capo un ufficiale inferiore (tenente oppure sottotenente),
mentre cinque plotoni formano una compagnia, capeggiata da un capitano. Cinque
compagnie formano un Battaglione, con a capo un tenente colonnello e più
Battaglioni formano un Reggimento. Più Reggimenti, infine, formano una Brigata
oppure una Divisione (a seconda dei casi) unità di 10.000 e sino a 20.000 fanti, comandate da ufficiali
superiori (solitamente Generali a una, due o tre stelle, precedute da un fregio
chiamato in gergo militare “ greca” mentre
i maggiori, i tenenti colonnelli e i colonnelli hanno anch’essi rispettivamente
una, due e tre stelle ma esse sono
precedute da una corona dorata). Più Divisioni formano un Corpo d’Armata che
solitamente comprende sia le Divisioni di terra, sia le forze armate di mare e di
cielo, raggruppate in Squadriglie Navali e Aeree (con a capo gli Ammiragli).
4.
Continua…
La parte prima del libro, che va dal 1960 al 1973 si può acquistare in tutti gli store oppure direttamente al link dell'editore: https://www.youcanprint.it/biografia-e-autobiografia-generale/memorie-di-scuola-9788827845486.html
La parte prima del libro, che va dal 1960 al 1973 si può acquistare in tutti gli store oppure direttamente al link dell'editore: https://www.youcanprint.it/biografia-e-autobiografia-generale/memorie-di-scuola-9788827845486.html
Nessun commento:
Posta un commento