Premetto che appare indiscutibile che Giorgia Meloni e i suoi
alleati siano stati premiati dagli elettori e che il suo
partito e la sua coalizione non abbiano rubato niente a nessuno.
Hanno gareggiato e, con questa legge elettorale che
chiamano “Rosatellum” (legge 3 novembre 2017 n. 165), da una maggioranza relativa
di voti (il 43,85% alla Camera e il 44,12% al Senato) si ritrovano in
Parlamento con una maggioranza assoluta del 58% alla Camera e una maggioranza
assoluta del 57,50% al Senato.
E così, per colpa di una
legge elettorale sbagliata, la matematica
e la democrazia fanno, ancora una volta,
a pugni.
Sorvoliamo sul fatto che in certe zone del Paese siano andati a
votare soltanto poco più del 50% degli aventi diritto; anche questo fa parte
del gioco democratico; peggio per chi non vota; sono quelli che votano a
decidere; ed è giusto così.
Eppure c’è qualcosa che
non mi quadra.
Com’è possibile che il
voto favorevole del 40% dei votanti porti ad un’assegnazione di quasi il 60%
dei seggi in Parlamento?
Nel 1953 una legge
simile, voluta dai democristiani e osteggiata dai comunisti, venne definita “la
legge truffa”.
Né il Rosatellum, né la
legge truffa del 1953 (legge 31 marzo 1953 n. 148), sono a livello della legge
Acerbo che nel 1924 permetteva al partito vincitore con un minimo risultato
alle urne del 25% , di accaparrarsi la maggioranza assoluta dei seggi disponibili in parlamento.
Eppure tutte e tre le
leggi hanno un denominatore comune: il premio di maggioranza che, in nome di
una presunta governabilità, attribuisce la maggioranza assoluta l partito di
maggioranza relativa.
Ebbene, io ho nostalgia di una legge proporzionale
pura.
Oggi anche gli sconfitti si sentirebbero meno
disperati se avessimo votato con una legge elettorale proporzionale.
E i partiti vittoriosi
dovrebbero confrontarsi democraticamente con il vero centro per poter formare
quel governo che comunque hanno il diritto di formare anche da soli, grazie al premio di maggioranza del
Rosatellum.
Chi ha voluto questa
ennesima legge truffa in Italia? Quali partiti? Quali parlamentari l’hanno
votata? Saranno forse gli stessi che adesso
piangono? Oppure sono quelli che se la ridono? Forse tutti sono responsabili di
questo ennesimo fiasco della democrazia.
E intanto la gente si
allontana sempre più dalla politica. Ancora ci chiediamo il perché?
Evviva il proporzionale puro!
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